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Tom Hanks prende in giro la trilogia del Codice Da Vinci (ed è piuttosto divertente)

Dopo tre film, è arrivato il momento per Tom Hanks di confidarsi nella saga Codice Da Vinciche lui descrive come “cazzate”.

Gli anni 2000 hanno visto l’emergere di una tendenza scatenata, il film post-avventuraIndiana Jones. Dopo Lara Croft: Tomb Raideravevamo diritto Benjamin Gates e il tesoro dei Templari, benvenuto nella giungla e, naturalmente, a Codice Da Vinciuscito nel 2006 e diretto da Ron Howard (Salice, Apollo 13).

Adattato dal lavoro del romanziere Dan Brown, questo primo film è stato ben lungi dall’essere un successo di critica, ma è riuscito in gran parte a trovare il suo pubblico. Nel mondo, Codice Da Vinci ha incassato oltre $ 760 milioni e in Francia, è stato il sesto film più visto del 2006 con oltre 4 milioni di spettatori. Quindi ovviamente il film ha avuto un seguito, poi un altro, ma il successo non c’è stato. Il primo seguito, Angeli e Demonipubblicato nel 2009, ha raccolto solo $ 485 milioni e il secondo, Inferniuscito nel 2016, ha raccolto solo 220 milioni.

Tom Hanks che ha provato a rispolverare la saga con Inferno

Fin dal primo film, la saga è stata portata avanti dal personaggio di Robert Langdon, il professore di simbologia interpretato da Tom Hanks. Invece di riconoscere la qualità piuttosto mediocre dei film, si è confidato al New York Times sull’aspetto economico di queste produzioni e ne approfitto per sputare un po’ nel brodo:

“Mio Dio, erano progetti commerciali. Sì, quei sequel sul personaggio di Robert Langdon sono una sciocchezza. Il Codice Da Vinci è una stronzata. Esatto, Dan Brown [l’auteur des romans], Dio lo benedica, disse: “Ecco una scultura in un luogo di Parigi! No, è proprio lì. Vedi come si forma una croce su una mappa?” Queste sono deliziose cacce al tesoro storicamente accurate quanto i film di James Bond sono verità spia.

Ma i film sono cinici come un cruciverba. Tutto quello che stavamo facendo era promettere una distrazione. Non c’è niente di sbagliato nel marketing, purché sia ​​buono. Quando abbiamo realizzato il terzo film, abbiamo dimostrato che non era una buona idea. »

Tom Hanks: foto del codice Da VinciSe c’è una cosa che non riesce a decifrare, è il gusto pubblico.

Non molto fair play Tom! Se, ovviamente, tutti possono riconoscere che i due sequel erano tutti incentrati sul denaro, è difficile credere che Tom Hanks non sapesse in cosa si stava cacciando quando si iscrive a questi due sequel. Mentre si prepara ad assumere il ruolo di Geppeto in Pinocchionel nuovo adattamento live-action firmato Disney, viene da chiedersi se non riconosca in questo progetto anche un’impresa commerciale.

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Si deve lo stesso riconoscere che il signore non ha girato spesso in suite e così via la trilogia Codice Da Vinci è forse un’anomalia in una carriera di successo. Avrà anche l’opportunità di mostrarci di nuovo il suo talento Elvisil nuovo film di Baz Lurhmann in cui interpreta l’impresario del re, in uscita nelle sale il 22 giugno 2022.

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