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Thor: Il Mondo Oscuro

NON CERCARE HAI THOR

Ovviamente, il regista Alan Taylor (Game of Thrones) non sapeva né poteva decidere. In effetti, questo nuovo episodio va molto oltre il precedente con un umorismo audace come nella mitologia asgardiana, senza preoccuparsi della coesistenza tra questi due elementi. Il risultato è un blockbuster a due teste, il cui personaggio principale è allo stesso tempo un eroe che dovrebbe essere sopraffatto e un giullare di cui non smettiamo mai di ridere.

Se l’universo di Thor si è ampliato notevolmente, dal momento che meno di un quarto del film si svolge sulla Terra, ora è l’intero cast che si sta divertendo molto nella sfacciata blagounette. I Guardiani del Tempio Marvel potrebbero non apprezzare di vedere una delle loro icone calpestata senza pietà per due ore. Siano tranquilli, tuttavia, l’intero cast ha diritto al suo quarto d’ora di solitudine.

Lo spettacolo comico di Thor

Thor: Il Mondo Oscuro invano è un film che tira più spesso che a sua volta la corda di una profonda debolezza, rimane infinitamente più divertente dell’episodio precedente. Più ritmato, beneficia di molte proiezioni a volte al limite dell’assurdo. Ma non ridiamo solo come un adolescente ritardato di fronte a questo vestito singolare, da allora anche le scene d’azione sono molto migliori rispetto alle precedenti buffonate di Hammer Surfer. Ci godremo così uno spettacolare raid aereo sul regno di Asgard, prima di banchettare con un ultimo pezzo di coraggio Pixariano in devil, che ricicla tutti i set del film, in un’ode selvaggia alla metropolitana londinese (sic).

foto, Tom HiddlestonQuando il tuo contratto parla di 48 film e 12 serie dello stesso genere


L’OSCURITÀ DELLA MERAVIGLIA

Usciamo quindi dall’avventura sorpresi che la pillola sia passata, perché pur divertendosi, il film resta pieno di difetti. Deploreremo quindi le innumerevoli incongruenze della sceneggiatura (se qualcuno è in grado di spiegarci le motivazioni e le giustificazioni di Loki, siamo dei taker), e un gran numero di scene massacrate. Sembra ovvio che diverse sequenze siano state accorciate anziché cancellate, minando così la loro credibilità. L’elfo malvagio del film subisce improvvisamente il trattamento più rapido e sarà difficile temere questo tipo pallido troppo concentrato sul pisolino ristoratore per preoccuparci.

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FotoMalekith, a quanto pare

Simpatico, Thor: Il Mondo Oscuro prolunga quindi l’oltraggio filmico commesso contro un personaggio emblematico, ma conclude il suo pacchetto con un entusiasmo, una preoccupazione per intrattenere che lo rende comprensivo e ammettiamolo, una sfilza di battute stupide che rallegrerebbero un sfigato emiplegico. Resta da sperare che questo trattamento, peraltro discutibile, sia il risultato non di un orientamento voluto dalla Disney, ma di una palese mancanza di volontà da parte della macchina hollywoodiana di investire davvero su uno dei suoi personaggi più atipici. Ti consigliamo di rimanere seduto per la sequenza post-crediti, che vale il suo peso in noccioline galattiche.

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