L’attore madrileno Tomás Sáez è morto all’età di 66 anni. Lo ha annunciato l’Unione degli attori e delle attrici attraverso i suoi social network nelle prime ore di martedì 31 maggio. Sáez ha iniziato la sua carriera a metà degli anni ’80, ottenendo popolarità per aver interpretato l’indimenticabile e collerico padre Marciano (e i suoi baffi) di Il miracolo di P. Tinto (Javier Fesser, 1998).
Potremmo vederlo anche in altri lungometraggi come L’oro di Mosca (Gesù Bonilla, 2003) o Il pugnale di Rasputin (Gesù Bonilla, 2011).
L’attore madrileno Tomás Sáez ci lascia. Dall’Unione degli attori e delle attrici le nostre più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici dell’attore.#D.E.P pic.twitter.com/hCD5PuHtHG
— Unione di attori e attrici (@uniondeactores) 30 maggio 2022
Secondaria regolare della televisione spagnolasoprattutto con ruoli comici, Tomás Sáez è apparso in serie mitiche come Farmacia aperta (1994), Medico di famiglia (1991-1998) la casa dei pasticci (1998-1999), Niente è per sempre (1999-2000), Facciamolo (1998-2001), Ahimè… Dina! (2001-2002), Occhiali Manolito (2004), il commissario (2005), L.cosa sta arrivando (2009), Dimmi come è successo (2013) o Aquila Rossa (2015), tra molti altri.
La sua ultima apparizione sullo schermo è stata proprio in un capitolo di Aquila Rossa nel 2015 (Fantasia e fantasia si fanno con la Villa).
Ricorderemo sempre questo particolare dialogo tra padre Marciano e P. Tinto:
Padre marziano: Va bene, quindi se il Padre è Dio, il Figlio è Dio, e anche lo Spirito Santo è Dio, quanti dèi ci sono in cielo, P. Tinto?
P. Rosso: Tre? Due? Uno? Nessuno?