ABBRONZANTI FANNO STILE
Pochi film sono attesi come questi Abbronzato 3. Un’attesa necessariamente irrazionale, nata dall’entusiasmo che circondava le prime due opere cult, e questo ormai da 25 anni. Se l’annuncio del progetto aveva inizialmente suscitato una gioia smisurata (” Troveremo finalmente Jean-Claude Dus, Gigi, Braccio di Ferro e gli altri! “), un sentimento più misurato e coerente ci ha subito ricordato una realtà più concreta: potrebbe il team Splendid trovare ragionevolmente ispirazione da un’altra epocadov’erano, come i loro personaggi, meno borghesi)?
Insieme a Il Bronzato 3, avremmo avuto il passaggio di tre o un semplice e succoso colpo di stato di marketing? La verità sta nel mezzo.
“È stata una tua idea!” “No, era tuo!”
È impossibile, ma se prendiamo il film per una semplice commedia francese come esce regolarmente nelle nostre sale, Il Bronzato 3 non c’è bisogno di vergognarsi del confronto. Il film diverte e distrae in maniera sufficientemente efficace, grazie a uno scenario e ad attori che conoscono perfettamente gli ingranaggi comici di un progetto del genere. Solo qui si tratta del seguito di un dittico che ha segnato a vita la storia della commedia francese, e confronto con il precedente abbronzato non è solo inevitabile, ma logico. E non è mai, oh mai a favore Tanned 3: Amici per la vita.
Le battute immediatamente memorabili che serviranno a sfogarsi durante le serate con gli amici si contano qui sulle dita di una mano, eventualmente amputata (“ Ci amavamo prima di amarci, è bellissimo, è come un film di Lelouch. “). Le situazioni esilaranti che possono resistere a una visione multipla incessante (I Bronzé vanno a sciare è uno di quei rari film che continuano a suscitare le stesse franche risate dopo più di trenta visioni) che difficilmente esistono. E mi chiedo solo cosa sia rimasto del filmcirca quindici anni dopo, per convincersi.
“È questa la vacanza gratis qui?”
RELIGIO DELLA NAVE DELLA VECCHIA ETÀ
È finalmente quando la storia prende un maligno tardivo piacere di ritornare sulla “scena del delitto”rievocando il periodo di massimo splendore del secondo episodio (la sequenza antologica del rifugio e dei suoi italiani ossessionati dalla mosca) che Il Bronzato 3 sembra tenere l’estremità giusta (nessun gioco di parole). Una perdita di tempo dal momento che il film si conclude poche decine di minuti dopo, incapace di ipotizzare il vero imbroglio sessuale che ha dato origine (” Voglio sapere chi ha scopato mia moglie! “).
Prima di allora, sarebbe stato necessario riempirsi di una storia di una bestia misteriosa che lacera gli ospiti dell’hotel (una sottotrama che appesantisce seriamente il film per una ventina di minuti), una lenta lotta tra Jean-Claude e Jerome per il cuore di Gigi, la crisi emotiva e fisica di Bernard che viene a conoscenza degli orientamenti romantici di suo figlio, o anche l’ennesima storia di culo andato sbagliato da Braccio di Ferro. Se le situazioni non sono mai del tutto ridicole o vergognose (anche se…), e dimostrano che la bella squadra è riuscita a conservare parte della sua verve terrena e della sua capacità di caricature comportamentali colorate, tuttavia, le situazioni non volano mai al punto da provocare l’attesa ilarità.
Non molto memorabili quindi per queste riunioni che promettevano di essere incredibili, ma alla fine furono molto sagge e tranquille.