“Prima dell’incidente, c’erano così tante persone che si spingevano a vicenda… Anche io sono stato catturato dalla folla. All’inizio non riuscivo nemmeno a liberarmi. Sentivo che stava per succedere un incidente“, continua Jeon Ga-eul, presente durante il dramma. “Una persona bassa come me non riusciva nemmeno a respirare”, un testimone oculare ha detto a Yonhap News, aggiungendo che è sopravvissuta perché si trovava su un lato del vicolo. “Le persone nel mezzo hanno sofferto di più“, ha detto. Un altro testimone ha descritto su Twitter il panico che è iniziato quando le persone “continuava a spingere verso il basso” nel vicolo in pendenza e già affollato.
Alcuni testimoni hanno detto che i negozi del quartiere hanno impedito alle persone di entrare per sfuggire alla folla mortale. “Sembra che le vittime siano state più numerose poiché le persone hanno cercato di rifugiarsi nei negozi vicini, ma sono state rimandate in strada perché l’orario di apertura era terminato“, ha detto un sopravvissuto a Yonhap. Di fronte al gran numero di vittime, i vigili del fuoco giunti sul posto hanno chiesto ai passanti di aiutarli a eseguire un massaggio cardiaco sui feriti sul marciapiede, in mezzo alle macerie. I corpi delle persone schiacciati o morti calpestati erano allineati a terra, sotto coperte o altri teli improvvisati.
Delle 153 persone che non sono sopravvissute al movimento di folla, diverse nazionalità sono da deplorare. Ne fanno parte molti coreani, anche stranieri. Il Quai d’Orsay ha detto a BFM TV che un francese doveva essere deplorato tra i morti, altri due, feriti, hanno cessato l’attività dopo essere stati portati in ospedale. Halloween non è mai stato così letale…
