Van Damme affronta Van Damme: ecco il campo tanto brillante quanto improbabile Doppio impattoche diventa oggetto di affascinante narcisismo teorico.
A cavallo tra gli anni ’80 e ’90, la carriera di Jean-Claude Van Damme iniziò a decollare. Dopo anni passati a sgobbare e suonare il secondo violino, i successi successivi di Cyborg, kickboxer e Pieno contatto gioca a suo favore.
Se l’attore e artista marziale ha raramente realizzato progetti altamente intellettuali, non possiamo togliergli la sete di cinema, i concetti elevati e le difficoltà che generano, anche se queste sono governate dalla sua megalomania. Nel campo, Doppio impatto ha qualcosa dell’ordine di una nota finale di intenti, nel bene e nel male.
Posa naturale del guerriero
Muscoli 2 Bruxelles
Quando si dice che Jean-Claude Van Damme abbia intenzione di recitare in un adattamento (molto) gratuito del romanzo I Fratelli Corsi di Alexandre Dumas, il mondo del cinema profuma di Kamoulox. State tranquilli, l’attore sta solo cercando di attingere alle basi del suo concetto: due fratelli gemelli opposti (compresa la loro posizione geografica) si ritrovano, e bam, questo è Chocapic.
Per Van Damme il principio è semplice: se l’industria lo riduce a una star d’azione capace di girare qualche buon colpo di tatane, vuole dimostrare che possiamo contare sulla sua recitazione. Per questo, cosa c’è di meglio che incarnare due personaggi diversi, separati fin dalla tenera età dopo che i loro genitori sono stati uccisi dalla malvagia mafia di Hong Kong?
Oh che bella palla
Mentre Chad, che è diventato un insegnante di karate (Van Damme nel suo ruolo in breve), vive negli Stati Uniti, Alex è rimasto a Hong Kong, dove si impone come un delinquente nella malavita locale, capelli pettinati all’indietro e zingari nel becco. Di fronte a questi due estremi – l’affascinante rubacuori da una parte, il cazzuto dall’altra – è molto divertente vedere l’attore giocare con la fantasia che ha della propria persona, divisa in due personalità distinte, e soprattutto in due. corpi.