ALEJANDRO, NICOLE E GLI ALTRI
Se Alejandro Amenábar segna con tutto il suo genio Altri arrivando addirittura a firmare la sceneggiatura e le musiche, il suo film ricorda irrimediabilmente un classico del cinema fantastico, Innocenti (ci asterremo dal menzionare le somiglianze con Sesto senso, il trattamento di Amenábar è radicalmente diverso). Un riferimento lusinghiero al film di Jack Clayton ha impressionato gli spettatori di tutto il mondo, che non sono pronti a dimenticare una febbrile Deborah Kerr alle prese con due bambini terrificanti, il tutto in un sontuoso CinemaScope in bianco e nero.
Troviamo così in Altri la stessa coppia, una donna (qui, la madre) con due figliil tutto in una magione che non potrebbe essere più inglese, cioè immersa nella nebbia.
Nicole Kidman
L’elemento di disturbo qui, che conquista il sostegno e il coinvolgimento dello spettatore, è la strana e rara malattia che colpisce i bambini: una totale allergia al minimo raggio di luce. Mentre in ogni film del terrore che si rispetti, il nero è sinonimo di paura e pericolo, Alejandro Amenábar sceglie di farne l’alleato dei suoi giovani eroi.
Un paradosso gonfiato nell’immagine di ciò che il regista ci offre in termini di terrore in una storia inquietante. Ma non commettere errori, il ritmo molto lento del film è tutt’altro che innocente: se è difficile evocare i temi, eppure incredibilmente maturi e profondi affrontati da Alejandro Amenábar senza rovinare la trama e i suoi colpi di scena, si può tuttavia affermare chiaramente che Altri è uno di quei minuscoli e agghiaccianti film che possono essere guardati L’esorcista Dove splendente senza arrossire troppo.
Un film oscuro
MI SPAVENTA
Per raggiungere un tale risultato di eccellenza, il regista spagnolo ha semplicemente fatto appello ai propri ricordi d’infanziale stesse che perseguitano ogni bambino, indipendentemente dal paese di origine: la paura del buio, lo scricchiolio di una porta, un’ombra furtiva, un rumore indefinibile… Così in Altribastano poche note suonate su un pianoforte quando non c’è nessuno nella stanza perché il terrore dello spettatore sia al culmine.
Maestria tecnicamente sbalorditiva, Altri deve molto anche alla sua interprete principale, Nicole Kidman. Nella grande tradizione delle eroine hitchockiane (probabilmente non a caso il suo nome è Grace), l’attrice, splendidamente fotografata, è al centro di tutte le emozioni del film. Presente fin dal primo (e folgorante) colpo, è il barometro perfetto per lo spettatore. Come uno specchio, lo schermo del cinema riflette solo attraverso Nicole Kidman le nostre stesse reazioni.