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abbiamo visto l’Orso d’Oro alla FIF di Saint-Jean-De-Luz

Come ogni anno, Ecran Large è presente al Saint-Jean-De-Luz International Film Festival, un festival di riferimento per opere prime e seconde. L’opportunità di assistere alla nascita di nuovi autori, ma anche di fare un viaggio. E I nostri soli è sorprendente.

La famiglia stava solo aspettando te.

Di cosa si tratta ? Da generazioni la famiglia Solé trascorre le sue estati raccogliendo pesche nella sua fattoria di Alcarràs. Solo che, quest’anno, tutto cambia perché rischiano lo sfratto, visto che il proprietario della loro terra ha deciso di sostituire l’agricoltura con i pannelli solari. Una decisione che potrebbe distruggere questa famiglia eppure così unita.

Come è stato ? Nel giro di due film, la regista catalana Carla Simon si è già ritagliata una solida reputazione sin dal suo primo lungometraggio, Estate 93, ha fatto una forte impressione al Festival di Berlino 2017 prima di vincere 3 Goya e rappresentare la Spagna agli Oscar. Insieme a I nostri soliconferma quindi il suo grande talento da allora il film è stato incoronato con il premio supremo all’ultimo Festival di Berlino, l’Orso d’oro. Solo quello !

I nostri soli è uno di quei grandi affreschi di famiglia intimi che ci invitano a incontrare una serie di personaggi e seguire la loro vita quotidiana per quasi due ore. In uno stile piuttosto naturalistico, sfruttando gli straordinari paesaggi catalani, Carla Simon dipinge quindi un dramma umano purtroppo fin troppo frequente, badando però a non perdere mai i suoi personaggi. E bisogna riconoscere che il tentativo è più che riuscito finché esiste questa famiglia, a prescindere dalle generazioni, per quanto questo spirito di clan ci dona tutto il suo amore così come i suoi rimproveri e le sue asprezze, senza mai dimenticare nessuno lungo la strada.

I nostri soliPreservare l’incoscienza, a qualunque costo.

Una ricetta del genere non potrebbe funzionare senza buoni attori e questo è ovviamente il caso poiché, dalla figlia più giovane della famiglia, al patriarca che sopporta il peso del cambio d’epoca, non c’è una sola nota falsa. Tutto è spontaneo, naturale, biologico, impossibile non sentirsi accolti a braccia aperte da questi contadini che non potrebbero essere più toccanti.

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I nostri soli è anche un film molto politico, ma, ancora, su una nota intima e discreta. Che non impedisce né rabbia né rivolta. È merito della regista di aver scelto le voci dei suoi personaggi per avvicinarsi a questo aspetto della storia che, trattato in altro modo, sarebbe sicuramente apparso come un pensum un po’ indigeribile. Ma lì, niente di tutto questo, la crisi del mondo agricolo di fronte al cambio di paradigma imposto da una società neoliberista ci viene esposta con grande delicatezza e umanità, senza mai cadere nella vittimizzazione o nel dolore vuoto.

I nostri soliUniti di fronte all’inevitabile?

Film sulla trasmissione e l’amore familiare di fronte agli sconvolgimenti del mondo, I nostri soli Tuttavia, è carente in termini di ritmo. In effetti, alcune sequenze a volte richiedono un po’ troppo tempo, il che a volte lo sbilancia. Tuttavia, questi non sono in alcun modo difetti davvero invalidanti, ma un apprezzamento più personale e soggettivo che questo film ha da offrirci in tutta modestia, Affresco familiare di una bellissima umanità, I nostri soli è uno di quei film per scoprire tutti gli affari incessanti.

E quando esce? Bisognerà aspettare ancora qualche mese per scoprire il film nelle sale visto che è prevista la sua uscita sui nostri schermi 18 gennaio 2023.

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