Come ogni anno, Ecran Large è presente al Saint-Jean-De-Luz International Film Festival, un festival di riferimento per opere prime e seconde. L’opportunità di assistere all’emergere di nuovi autori e di avere le stelle nei loro occhi. E questo era chiaramente il caso di My Heroine.
Pascale Arbillot è lì, e lì.
Di cosa si tratta ? Alex è pazza per i film sin da quando era una ragazzina, ma è ancora più pazza per Julia Roberts. Dal momento che può tenere una macchina fotografica, ha un solo sogno: girare con lei. Quindi, ora che ha il Bac in tasca, decide di fare il grande passo. Qui parte per New York per consegnare la sceneggiatura alla star e vivere il suo sogno. Ma il viaggio non sarà così facile.
Come è stato ? Prima di parlare ulteriormente La mia eroina, bisogna dire una parola sulla sua regista Noémie Lefort perché, per quanto incredibile possa sembrare, il suo primo lungometraggio è in realtà una storia vera. La sua storia. Come l’Alex del film, l’autore è volato nella Grande Mela 20 anni fa per investire gli uffici di Shoelace Productions, l’azienda di Julia Roberts, e incontrare la star lì. Se non riveleremo l’esito di questa avventura, è ovvio che, qualunque cosa accada, c’era materiale per un film lì.
Cerca disperatamente Julia.
Diciamolo subito, senza deviazioni, La mia eroina è una grande sorpresa. Un film che ci tocca dall’inizio alla fine con la sua grande umanità e la cura riservata ai suoi personaggi e al suo universo. Giocando abilmente con i codici del genere dei “film per ragazze”, Noémie Lefort si avvicina a loro con grande intelligenza e sa deviarli quando necessario, totalmente dedita al bene della sua storia. Si arriva addirittura a dire che la regista è pienamente consapevole del genere di film che sta prendendo in prestito, dei suoi limiti e delle sue insidie e che assume tutto senza esitazione, sacrificando alcuni passaggi obbligatori per sorprenderci meglio in seguito.
La paura di avere un film abbastanza piatto e impersonale, riflesso delle figure tutelari del genere, viene spazzata via dalle prime scene, sia La mia eroina si sforza di raccontarci una storia diversa da quella iniziata: dove si potrebbe temere una storia da “fangirl” destinata esclusivamente alla gloria di Julia Roberts, Ancora una volta, Noémie Lefort aggira l’ostacolo ascoltando costantemente il cuore della storia: il rapporto tra una madre e sua figlia. al momento delle prime vere scelte degli adulti quando il divario tra loro si allarga pericolosamente. Di conseguenza, il tema del film usa il suo espediente (Julia Roberts) per dargli una risonanza inaspettata e molto bella fino alla sua conclusione particolarmente tenera e commovente.
In effetti, ed è piuttosto triste doverlo sottolineare, La mia eroina è un film fresco che fa molto bene dove va. In questo periodo di totale rovina, incertezza e ansie per il futuro, vedere un lungometraggio così appassionato, divertente e tenero è sia salvavita che prezioso. Con lui ricordiamo cosa ci ha fatto amare il cinema da bambini senza chiuderci nell’ovvia trappola nostalgica. Ci ricorda anche che ci è ancora permesso sognare ma che non è abbastanza. In sua compagnia, troviamo questo tipo di ingenuità che ci permette di scalare montagne, di sfidare l’impossibile, questa stessa sensazione che ci sembra così incongrua quando ci ripensiamo qualche anno dopo. Quindi quando, in più, ci viene offerto tutto questo con attrici in stato di grazia (Chloé Jouannet e Pascale Arbillot, fenomenali), saremmo davvero stupidi a rifiutare l’invito.
Ovviamente il primo film obbliga, non tutto è perfetto ed è consigliabile avvicinarsi anche a questo aspetto. Eppure, questi sono solo dettagli minori rispetto all’alta qualità dell’insieme : il personaggio interpretato da Louise Coldefy a volte mostra i suoi limiti e può rivelarsi più irritante del previsto, ma non appena questa sensazione si instaura, una scena comica particolarmente efficace la spazza via. Certo, il film soggetto ai codici del genere non se ne affranca del tutto e non può sottrarsi del tutto a certi luoghi comuni che lo definiscono. Ma, ancora una volta, dal momento in cui si assume e non si soffre, subito le cose vanno meglio. E questo è tutto ciò che si può dire delle poche scorie di La mia eroina.
E quando esce? Questo è il prossimo 14 dicembre che puoi scoprire le avventure di Alex a New York. E ti consigliamo di correre lì perché il film è bello, tenero, divertente e rinfrescante.